Nell’articolo dedicato ai chiodi di garofano abbiamo esplorato tutte le loro numerose proprietà e i rimedi fai-da-te che li vedono protagonisti. (leggilo qui)
Ora vorrei condividere una ricetta che ti scalderà in queste, ancora fredde, serate: la vellutata di zucca. Grazie alla presenza dei chiodi di garofano la zucca acquista un sapore nuovo che sorprenderà il tuo palato.
Per realizzare questa ricetta ho utilizzato i chiodi di garofano in polvere; se non riesci a trovarli nel tuo supermercato di fiducia ti consiglio di chiedere in erboristeria oppure nei negozi vegetali tipo NaturaSì.
La zucca in questa vellutata l’ho cotta e frullata direttamente con la buccia, perché? La buccia della zucca è perfettamente commestibile e ricca di proprietà nutritive. Qui troverai fibre, minerali (soprattutto fosforo, potassio, calcio, zinco, selenio e magnesio) e vitamine (betacarotene, vitamina C, vitamina B).
Ingredienti (dosi per due persone):
- mezza zucca
- olio evo
- un cucchiaio di soffritto (io l’ho preparato con carote, cipolle e sedano)
- mezzo cucchiaino raso di chiodi di garofano in polvere
- un rametto di rosmarino
- pepe qb
- due bicchieri di acqua circa
- semi di zucca
Procedimento:
Per iniziare io ho cotto la zucca intera ben lavata in forno ventilato a 185 gradi per 40 minuti. Devi porla direttamente sulla griglia coperta di carta da forno; per il video-tutorial completo clicca qui. Dividi la zucca a metà ed elimina i semi centrali.
In una pentola metti un cucchiaio di olio evo con il soffritto e lascia rosolare per un paio di minuti. Aggiungi la zucca tagliata a cubetti con la buccia, il pepe, il rosmarino fresco e i chiodi di garofano in polvere. Aggiungi un bicchiere d’acqua e lascia cuocere per 5 minuti circa.
Frulla il tutto con un frullatore ad immersione aggiungendo poca acqua alla volta fino a raggiungere la cremosità desiderata.
Servi la vellutata aggiungendo nel piatto dei semi di zucca, un filo d’olio e una spolverata di pepe.
NB: in alternativa puoi tagliare la zucca da cruda e lasciarla cuocere direttamente in pentola aggiungendo un po’ di acqua alla volta fino a che non si sarà ammorbidita.