Si definisce diabete gestazionale, l’aumento dei valori di glicemia che viene diagnosticato per la prima volta in gravidanza, e che, nella maggior parte dei casi, si risolve poco dopo il parto.
Questa condizione si osserva nel 10-12% delle gestanti e può essere correlata a cambiamenti fisici e fisiologici che possono instaurare l’insulino-resistenza.
Cosa ci dicono le linee guida per la gravidanza fisiologica:
- La glicemia deve essere controllata fin dal primo esame del sangue
- La curva da carico di glucosio va proposta tra la 16esima e 18esima settimana a donne che:
- abbiano avuto diabete in gravidanze precedenti
- abbiano BMI pregravidico maggiore o uguale a 30
- abbiano avuto al primo prelievo glicemia tra i 100/125 mg/dl
In caso di esito negativo va riproposta a 28 settimane per le donne con le caratteristiche appena descritte a cui si aggiungono donne che:
- abbiano un età maggiore o uguale a 35 anni
- abbiano un BMI pregravidico maggiore o uguale a 25
- abbiano avuto macrosomia fetale nelle gravidanze precedenti
- abbiano familiarità per il diabete
Dopo almeno 6 settimane dal parto in caso di esito positivo va riproposta la curva da carico di glucosio.
Quali sono le complicanze dovute alla presenza di diabete gestazionale?
Complicanze per la mamma:
- rischio di preeclampia, ovvero rischio di ipertensione in gravidanza
- possibilità di risviluppare diabete in una gravidanza successiva
- possibilità di sviluppare diabete tipo 2 a distanza di 5 anni dal parto
Complicanze per il bambino:
- Macrosomia: eccessivo peso del feto con un peso alla nascita maggiore di 4,5 Kg
- Crisi ipoglicemica alla nascita: quando il flusso di zuccheri viene interrotto tra la mamma e il bambino, la produzione di insulina (ormone che permette l’abbassamento degli zuccheri in circolo) nel bambino continua ad essere elevato, in questo modo gli zuccheri presenti nel circolo sanguigno del bambino potrebbero scendere troppo velocemente portando alla crisi ipoglicemica
- maggiore probabilità di parto pretermine: per il rischio di macrosomia il parto può essere indotto prima della data presunta
- cambiamenti permanenti nel bambino: altri livelli di zucchero circolanti possono predisporre il bambino in età futura a obesità e diabete di tipo 2
Come gestire l’alimentazione in caso di diabete gestazionale
Il primo approccio deve essere un piano alimentare sano e moderata attività fisica, ma solo dopo il consenso medico.
L’alimentazione ha un ruolo fondamentale in caso di presenza di diabete gestazionale:
- poni attenzione alla quantità e alla tipologia di carboidrati. Non fare l’errore di toglierli totalmente, questo non fa bene al tuo bambino. In generale in gravidanza non bisogna assumere meno di 175 g di carboidrati
- preferisci carboidrati complessi come quelli derivati da cereali, pasta e legumi
- elimina gli zuccheri derivanti da dolci e bevande
- incrementa il quantitativo di fibra derivante da verdura e cibi integrali
- poni attenzione alla scelta dei grassi. Prediligi i grassi definiti buoni, ovvero quelli che troviamo in olio extravergine di oliva, frutta secca e pesce azzurro
- fraziona i pasti nell’arco della giornata: oltre ai due pasti principali, fai 2/3 spuntini. Potrebbe essere opportuno inserire anche uno spuntino serale
Ricorda sempre che in caso di problematiche è essenziale rivolgersi ad uno specialista.